Santoro: “La cattiva politica ci ha portato all’agonia attuale”

Gli interventi di Giovanni Santoro lasciano sempre il segno. Sono forti, accorati, decisi, precisi e, sovente, confermano sospetti che tanti hanno. Nell’ultimo civico consesso il leader di Uniti per Quarto ha fornito diverse informazioni. “La cattiva politica ci ha portato all’agonia attuale – esordisce il consigliere – Mai c’è stato il coraggio di ammetterlo. Neanche i commissari hanno provveduto ad attuare quanto la legge già prevedeva, perché non è nuova quella alla quale ricorriamo” usufruendo di “quest’elemento cosiddetto riparatore”.

Poi ha salutato il nuovo caposettore economico finanziario che “si è limitato e non poteva fare altrimenti di prendere atto di quanto” lasciato dal suo predecessore “Giovanni Orlando che non è stato messo in condizione di portare a termine il lavoro anche boicottato da qualche altro caposettore. Questo va detto ed il responsabile è la politica” che non avendo notato questi intralci, impedimenti non li ha rimossi ed ora c’è questa grande difficoltà che pesa sull’intera collettività. “E’ un comune strutturalmente deficitario, ma nessuno ha considerato le possibilità per andare avanti – ricorda – Quarto si trova in questa difficoltà e continuerà a vivere su un territorio ingessato, senza possibilità di sviluppo. Noi lo sapevamo e per questo, nel programma elettorale, non inserimmo proposte di investimento. Non è detto che il piano decennale sarà approvato dalla Corte dei Conti cui bisogna presentare tutto in maniera chiara, trasparente”. Non è ammesso alcun errore, sbavatura nella stesura di un documento dal quale dipende il futuro dell’ente e della popolazione. “Si poteva fare già in passato, mi domando perché? Ho sempre combattuto per questo”, ma purtroppo è sempre stato da solo. Nessuno ha condiviso la sua opinione.

Oggi la maggioranza è compatta, vogliosa di fare bene quest’azione, ma non solo. “La politica programma e controlla, ma la gestione è affidata al caposettore che non rispetta i termini, le domande e le richieste dei cittadini – evidenzia – In commissione bilancio ci sono documenti che fanno riferimento ad atti vecchi, persone che aspettano la liquidazione di danni subiti per incompetenza, imperizia da parte di qualche caposettore. Poi in questi ultimi giorni qualcun altro all’interno del Municipio ha provveduto a metterli l’uno sull’altro creando una maggiore difficoltà. Dobbiamo riorganizzare la macchina comunale, rivedere ruoli e funzioni non solo dei caposettore, ma anche dei dipendenti. Non tutti sono al posto giusto. Ci sono persone molto perbene che non sono evidenziate ed hanno vergogna di farsi vedere”. Urge uno screening preciso, minuzioso delle maestranze per poi collocarle in modo che le proprie capacità, competenze siano proficue per i servizi che il Municipio eroga ai residenti e per le mansioni burocratiche ed amministrative previste dalla legge. Un restyling drastico, se necessario, ma tenendo conto delle disponibili economiche presenti.

 

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