La campagna vaccinale è il tema centrale, caldissimo della politica nazionale e locale. Oggi registriamo un nuovo botta e risposta tra maggioranza e minoranza.
Il pomeriggio s’è aperto con la nota ufficiale del sindaco Sondra Coizzi. “La campagna sta suscitando diverse reazioni, alcune di speranza per una possibile uscita dall’emergenza e altre di polemica, in modo particolare sulla sede dei Centri Vaccinazione della Popolazione (CVP) – afferma – Occhiobello si è proposta fin dall’inizio della serie di incontri con l’ULSS5 per ospitare la sede vaccinale, anche mettendo a disposizione le proprie strutture. La decisione di attribuire la sede a Trecenta per la prima fase è stata presa dall’ ULSS5 nel rispetto delle indicazioni presenti dettate dalla Regione Veneto. Tra i criteri imprescindibili sono previsti la presenza dei frigoriferi capaci di -80°C in totale sicurezza, personale medico pubblico, presenza di sistema informatico complesso e già attivo, parcheggio capiente per centinaia di posti auto ogni giorno ed entrata isolata e separata dal resto della struttura. Le lettere dell’ULSS5 alle persone ultraottantenni da vaccinare partono a scaglioni e secondo un calendario predisposto dalla Regione. Per capire cos’è e come funziona un CVP, invece di parlare senza la minima conoscenza della questione e in modo strumentale, il Direttore Generale dell’ULSS5, con cui mi rapporto quotidianamente, mi ha suggerito di invitare il capogruppo dei consiglieri di minoranza ad effettuare un sopralluogo per rendersi conto di come deve essere organizzato. Chi sta usando questi delicati argomenti per la propria campagna politica dovrebbe farsi un esame di coscienza. In questa situazione di emergenza senza precedenti nella storia bisognerebbe evitare le polemiche, tanto più quelle sterili e inappropriate, e rimanere tutti uniti con un unico obiettivo, sconfiggere questo virus. Gli occhiobellesi sappiano che mentre c’è chi si preoccupa solo di elencare i problemi, questa amministrazione lavora senza sosta per risolverli”.
Dopo qualche ora è giunta la comunicazione di Irene Bononi del gruppo “Occhiobello per te”. “Leggo una piccata nota del sindaco sulla vicenda della campagna vaccinale – dichiara – Ringrazio Il Direttore Generale dell’ULSS 5 per l’invito, ma la mia domanda è rivolta a chi deve rappresentare i miei concittadini nelle sedi opportune. Vi è un’amministrazione che deve rispondere alle mie più Semplici domande, che sono anche quelle di molti occhiobellesi, lo faccia senza girare le responsabilità ad altri. Consiglio alla prima cittadina occhiobellese di rivedersi il mio comunicato di fine settimana scorsa. Non avevo messo in discussione la scelta della localizzazione dei centri vaccinali della prima fase, coincidenti con le sedi ospedaliere (Rovigo, Adria e Trecenta). Bensì, interrogavo l’amministrazione sulla mancanza di Occhiobello dalla seconda fase, quando si aggiungeranno anche i territori di Castelmassa, Lendinara, Porto Viro e Porto Tolle. Mi sfugge quali attrezzature e dotazioni particolari abbiano tali Comuni che, invece, Occhiobello non possegga. Probabilmente il sindaco non ha capito bene quanto chiedevo al suo assessore alla sanità. E allora le ripropongo.
1) come mai Occhiobello, quarto comune della provincia per numero di abitanti (e comunque 500 abitanti più di Lendinara, 2.000 più di Porto Tolle, 7.000 più di Castelmassa) non risulti sede vaccinale dalla seconda fase.
2) se sia vero che Occhiobello abbia bucato la presenza alla conferenza dei sindaci ULSS 5 (svoltasi in remoto) quando sono state decise le sedi vaccinali.
Suvvia, non sono domande difficili. In ogni caso, le preannuncio un’apposita interrogazione consiliare”.
IL PRECEDENTE BOTTA E RISPOSTA TRA MAGGIORANZA E MINORANZA.
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