In corso due importanti interventi di bonifica ambientale

“Sono in corso interventi di bonifica ambientale grazie alla costante sollecitazione da parte dell’Amministrazione comunale nei confronti di quelle aziende che possiedono terreni sui quali sono presenti attività industriali da tempo dismesse e caratterizzate da situazioni potenzialmente pericolose dal punto di vista ambientale già note alle autorità competenti”. L’assessore all’Ambiente Enrico Leccese informa che l’azienda Gimapi ha avviato i lavori di demolizione del capannone industriale di via Nazionale 61 di cui è proprietaria. Si tratta di un edificio con una copertura in amianto di 7500 mq che l’impresa aveva acquistato nel 2015 al fine di rilanciare le proprie produzioni ma che, a causa della congiuntura economica subentrata negli anni successivi, fu lasciato improduttivo. All’interno della struttura sono stati abbandonati rifiuti di varia natura da parte di ignoti tanto da far intervenire i Carabinieri per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare che hanno avviato indagini a riguardo e relazionato sullo stato complessivo dell’edificio, evidenziando le condizioni di degrado della copertura in cemento amianto.

L’intervento all’interno della proprietà, come è stato comunicato agli uffici comunali, sarà caratterizzato da tre azioni principali: rimozione e smaltimento dei rifiuti contenuti all’interno dell’edificio; rimozione della copertura in amianto a due lastre, trattamento inertizzante e incapsulamento delle stesse con vernici specifiche; demolizione delle rimanenti opere edili.

Ad occuparsi dei lavori in campo sarà un’azienda specializzata in demolizioni, bonifiche ambientali e smaltimento rifiuti.

Sono diventati due gli interventi di bonifica ambientale di dimensioni importanti che sono in corso nel territorio di Occhiobello e Santa Maria Maddalena – ricorda Leccese -, continuano infatti, i lavori alla ex cava di sabbia situata in area golenale in località Malcantone dove, anche in quel caso, saranno rimossi e smaltiti rifiuti abbandonati da ignoti, demoliti magazzino ed altri edifici per una superficie complessiva delle coperture in amianto pari a 600 mq. Questo restauro ecologico porterà l’habitat allo stato precedente lo sfruttamento industriale utilizzando le comunità vegetali, animali e il suolo originali del luogo”.

Leccese ricorda che l’area della ex cava è privata e non accessibile al pubblico e aggiunge: “La proprietà si è adoperata per chiudere gli accessi, segnalare chiaramente i divieti e videosorvegliare la zona anche per motivi di sicurezza e salvaguardia dell’incolumità delle persone”.

Per quanto riguarda la rimozione di amianti in abitazioni private, Leccese sottolinea: “Invitiamo tutti i cittadini che sono in possesso di edifici aventi coperture in amianto a procedere alla loro rimozione affidandosi ad aziende specializzate e di comprovata esperienza in grado di utilizzare al meglio gli incentivi dedicati provenienti da più enti”.

COMUNICATO STAMPA assessore ambiente ENRICO LECCESE





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