Focus sui referendum del 12 giugno

Domenica 12 giugno i cittadini italiani maggiorenni (51533195) saranno chiamati alle urne per esprimersi sui 5 referendum abrogativi promossi dai Radicali e dalla Lega dichiari ammissibili dalla corte Costituzionale lo scorso 16 febbraio. Per la validità dello stesso è obbligatorio che vi partecipi la metà più 1 degli aventi diritto, in caso contrario le norme resteranno in vigore così come sono. Il quorum è indipendente per ogni quesito. Ogni elettore potrà apporre una X sul SI oppure sul NO su ognuna delle 5 schede che riceverà. Le urne saranno aperte dalle ore 7 alle 23.

SCHEDA ROSSA PER IL QUESITO 1 SULL’ABROGAZIONE del decreto legislativo 235 del 2012 (noto anche come legge Severino) che prevede che coloro che sono condannati “in via definitiva a più di 2 anni di carcere per reati di allarme sociale, contro la pubblica amministrazione e non colposi (per i quali è comunque prevista la reclusione) diventano incandidabili” alle elezioni mentre coloro che già detengono cariche elettive “la condanna definitiva determina la decadenza del mandato” di parlamentare, membro del governo, consigliere regionale, sindaco, assessore nel caso di condanna per reati gravi. Se vince il SI i concetti di incandidabilità e decadenza saranno abrogati. Eventuali divieti di ricoprire cariche saranno nuovamente decisi dal giudice come avveniva fino al 2012 prima dell’entrata in vigore. Se vince il No i concetti di incandidabilità e decadenza resteranno in vigore.

SCHEDA ARANCIONE PER IL QUESITO 2 sulla “limitazione delle misure cautelati” con “ABROGAZIONE dell’ultimo inciso dell’articolo 274 comma 1 lettera C, codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e di esigenze cautelari nel processo penale”. Attualmente tali misure possono essere motivate dal pericolo che l’indagato possa ripetere il reato, alterare le prove a suo carico, fuggire. Con il quesito si punta a limitare i casi in cui sarà possibile disporle. Se vince il Si ci sarebbero questi presupposti: il pericolo di fuga, inquinamento delle prove, rischio di commettere reati di particolare gravità, con armi o altri mezzi violenti. La custodia cautelare non sarà confermata per il reato di finanziamento pubblico ai partiti.

SCHEDA GIALLA PER IL QUESITO 3sulla separazione delle funzioni dei magistrati” con “ABROGAZIONE delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dei magistrati dalle funzioni giudicanti (giudice) a quelle requirenti (pubblico ministero) e viceversa.” Oggi avviene con un limite di 4 volte e se sussistono le condizioni. Se vince il SI un magistrato dovrà scegliere, all’inizio della carriera, quale strada intraprendere e non potrà più cambiarla. Se vince il NO resta tutto come ora.

SCHEDA GRIGIA PER IL QUESITO 4sulla partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari” con “ABROGAZIONE” delle “norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte”. I consigli Giudiziari sono organi ausiliari (composti da cariche appartenenti alla magistratura e laici, professori universitari ed avvocati) che esprimono “motivati pareri” su diversi ambiti tra cui la valutazione di professionalità dei magistrati, ma la decisione finale spetta sempre al CSM. Se vince il SI anche avvocati e professori potranno partecipare attivamente alla valutazione.

SCHEDA VERDE PER IL QUESITO 5 SULL’ “ABROGAZIONE delle norme in materia di elezione dei componenti togati del Consiglio Superiore della Magistratura”. Attualmente per candidarsi occorre raccogliere dalle 25 alle 50 firme. Se vince il SI non occorreranno più queste firme, ma si tornerà alla legge del 1958 (tutti i magistrati in servizio potranno proporsi semplicemente presentando la propria candidatura). Se vince il NO resta l’obbligo delle firme.

Nel caso specifico di Occhiobello il comune ricorda che i seggi 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10 saranno nuovamente collocati nella scuola media di via Amendola che è dotato di “3 ingressi e uscite distinte che permettono di evitare l’assembramento durante le operazioni di voto”.





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