Risonanze Mediatiche nasce, nell’agosto 2012, nei Campi Flegrei che, in queste ore, sono alla ribalta, per uno sciame sismico che ha svegliato, nelle due notti trascorse, decine di cittadini che, da più giorni, invece, come tutti quelli della provincia di Napoli, sono in festa per il 3° scudetto vinto dalla squadra azzurra.
Incredibili, spettacolari le immagini di giubilo, di passione diffuse dalle televisioni e, soprattutto, dai social network. Un traguardo impensabile la scorsa estate che è divenuto realtà, definitivamente, giovedì sera ad Udine (dove il sottoscritto era presente insieme ad altri amici del Napoli Club Ferrara) celebrato in ogni angolo del mondo, Occhiobello compreso.
Sono rare le bandiere partenopee esposte ai balconi ed alle finestre ma sono diversi i fan che hanno esultato in casa (da soli, con parenti o amici tifosi di altre formazioni, ma onesti nel riconoscere la superiorità di Osimehn e compagni). Sono adulti, ormai radicati ed inseriti nel tessuto sociale locale, che hanno un ricordo chiaro, indelebile dei tricolori raggiunti nel 1987 e nel 1990, ma soprattutto giovani e bambini che stanno esultando per la prima volta ed, a scuola, sfoggiano, con orgoglio la maglia (anche, non attuale, di Hamsik, Insigne), la sciarpa, il cappello. Quasi tutti sono nati nel Polesine o nella vicina Ferrara, ma le radici, l’identità, la fede calcistica che è stata trasmessa dai genitori è ugualmente forte, limpida come quella di alcuni argentini che, lo scorso dicembre, hanno gioito per il mondiale conseguito da Messi. Due team uniti nel nome di Diego Armando Maradona che, da lassù, osserva sicuramente commosso. Uno strano scherzo del destino che rende ancor più magico, particolare questo trionfo del quale, giocatori, dirigenti e, soprattutto, supporter avranno piena consapevolezza solo con il passare del tempo.
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