Il programma elettorale di un aspirante sindaco è lungo, dettagliato, articolato. I tanti presenti alla conferenza odierna (all’Unaway Hotel) erano ansiosi di conoscerlo e, quindi, Irene Bononi lo ha presentato a grandi linee fornendo diversi spunti interessanti partendo da un presupposto che deve essere chiaro. “Il bilancio sarà sempre la mia guida. Sono i numeri a indicare cosa si può e non si può fare. Sono indicativi anche del lavoro svolto in passato. Le cifre non sono intenzioni, ma certezze”. Fatta questa premessa è iniziata una dolce musica per i residenti. “Il mio auspicio è che il Municipio torni ad essere la casa dei cittadini – annuncia – Quella in cui hanno la certezza di essere ascoltati, di ricevere risposte, di poter esporre le loro necessità. Vorrei un paese in cui i servizi siano adeguati e si possa vivere bene in prospettiva. In cui gli anziani non si sentano isolati, abbiano ascolto e possano contare su interventi mirati ed i giovani non sentano il desiderio di andarsene” per trascorrere il tempo libero o per lavorare. Da questa considerazione si diramano direttrici in più ambiti. A cominciare da quello economico. “Intensificare i rapporti con la Regione, in primis sul tema sanitario, su Eridania Distretto e sulla ZLS, cui è connesso lo sviluppo economico del territorio e delle infrastrutture varie – afferma – E’ fondamentale una stretta sinergia con gli imprenditori che vogliono parlare, in maniera chiara, con l’amministrazione che deve dialogare con e per loro in altre sedi istituzionali. Oggi manca assolutamente una progettualità verso il futuro. Occhiobello ha sempre avuto un ruolo chiave nelle scelte strategiche sovraccomunali, ma negli ultimi anni questa posizione è stata ridimensionata ed in alcuni casi non siamo stati neppure considerati. Dobbiamo recuperarla” per non perdere occasioni e risorse utili per l’istruzione, la ricerca, l’efficientamento energetico, il turismo, il marketing territoriale, la sicurezza. In quest’ottica è opportuno “rivedere la pianta organica dell’ente. Dal 2019 ad oggi c’è stato un calo di 20 unità, un dato importante – attacca – Ricordo che non c’è più l’ufficio ambiente. Non sono state sostituite non per impossibilità di assumere, ma per una precisa scelta. Questo ha determinato una compromissione nell’erogazione dei servizi al cittadino. La struttura sconta un’importante difficoltà nel turnover pur nelle capacità di manovra. Un miglioramento dei servizi deriva anche da un lavoro ottimizzato diversamente. Occorre un corretto dialogo tra gli uffici e la parte politica e operare di squadra per fornire risposte adeguate” all’utente che, al di là delle simpatie personali, chiede efficienza, accuratezza, supporto non inteso solo pratico. Uomini e donne che, poi, all’occorrenza sanno essere gli uni al fianco degli altri nei momenti di necessità anche grazie all’attivismo delle associazioni (attive nel sociale, nel volontariato, nella cultura, nello sport). “Sono ovunque un valore aggiunto – sottolinea – Non è di minore importanza la collaborazione con loro che sono il braccio operativo per la vitalità della nostra comunità, ma anche per il completamento di molti servizi garantiti dal Terzo Settore che svolge un ruolo fondamentale in supporto al pubblico”. Incentivata dalle istituzioni maggiori è una sinergia che stimola il protagonismo, attua il concetto di “cittadinanza attiva”, favorisce la socializzazione, l’aggregazione, la crescita formativa (non legata solo alla didattica da scuola). Anche da questo passa lo sviluppo di un paese. Di argomenti da sviscerare ce ne sono così come di tempo sino all’8 ed il 9 giugno quando saranno aperte le urne.
E’ ALLA GUIDA DI “UNA CIVICA TRASVERSALE” PER UN PROGETTO “PRAGMATICO, CONCRETO” PER UN “DOMANI DIVERSO” PER IL COMUNE
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