“Un progetto importante per” Occhiobello “e non solo”

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è “una struttura dello Stato ad ordinamento civile, incardinata nel Ministero dell’Interno” per mezzo della quale (chiarisce il decreto legislativo n.139 dell’8 marzo 2006) “assicura, anche per la difesa civile, il servizio di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzione degli incendi su tutto il territorio nazionale. Ogni giorno e notte sono pronti ad intervenire” in aiuto delle “persone, a salvaguardia di beni, a tutela dell’ambiente”.

A livello territoriale è articolato in direzioni, comandi provinciali e distaccamenti. Nel Polesine (lungo ben 114km da un’estremità all’altra) ci sono 3 caserme (Castelmassa, Rovigo, Adria // Rosolina non è permanente, ma stagionale) che devono coprire l’intero comprensorio che ha una superficie importante (1819 kmq) tant’è che, in alcune zone di confine, accorrono squadre da Ferrara. Da quest’analisi è scaturita l’idea di Alex Bergamini (candidato consigliere con la lista Civica “Avanti Insieme Occhiobello, vigile del fuoco volontario presso la caserma di Bondeno) di provare ad aprire una caserma di volontari a Occhiobello che “sarebbe strategica non solo per questo comune, ma anche per quelli limitrofi tipo Canaro, Stienta, Gaiba, ma anche Fiesso Umbertiano, Fratta Polesine, per le località di Ro e Guarda ferrarese, per la frazione estense di Pontelagoscuro, per coprire il tratto dell’autostrada A13 tra Ferrara Nord ed Occhiobello dove si verificano diversi incidenti. In tanti casi si ridurrebbero i tempi di arrivo” (oggi anche di circa 30minuti per certi punti). Va, inoltre, tenuto in considerazione che ad “Occhiobello con l’attuazione della ZES ci saranno nuovi insediamenti produttivi e, quindi, possibilmente più residenti” e ciò si traduce anche in potenziali maggiori rischi. Per tali non si intendono solo gli incendi, ma anche problemi meno gravi, ma sentiti dalla popolazione come alveari (vespe, calabroni), l’impossibilità di aprire porte di casa non avendo le chiavi con se.

Tutto rientra nella mission di questi operatori che amano “essere vicini alla gente, a prescindere dal colore della pelle, dell’età, dell’ideologia politica, del ceto economico sociale perché, come scritto in un passaggio della canzone del pompiere “non vedono fanti, per loro sono tutti re e regine di cuori”. Loro “ci sono sempre nel momento del bisogno altrui perché, nel nostro piccolo” ogni persona “è utile al prossimo”. Credendo fortemente in questo ideale Bergamini trova “triste che un progetto così importante per la comunità e non solo sia criticato e osteggiato dalla controparte, quando invece potrebbe essere utilissima la collaborazione di tutti (maggioranza e minoranza, qualunque essa sia). Dobbiamo fare il bene del paese e dei cittadini. Le proposte intelligenti sono da premiare a prescindere dall’ideologia e dalle scaramucce elettorali”. Non è un obiettivo facile da centrare, ma il suo impegno è massimo e, con altri aspiranti consiglieri ed il candidato sindaco Sondra Coizzi, hanno già dialogato con il Comando provinciale per aver chiari i passi da compiere. “La base di partenza è uno stabile antisismico, idoneo per il ricovero dei camion” (almeno un’autopompa serbatoio ed un’autobotte pompa che potrebbero essere donati da altre caserme oppure forniti dal “Ministero così come le divise, le radio e le altre attrezzature”). L’edificio potrebbe essere già di proprietà comunale oppure, come suggerito dal candidato consigliere Giulio Schibuola, “acquisito, locato in maniera semplice o con riscatto” e si può valutare “un uso combinato con altre associazioni (ovviamente con spazi ben distinti)” così da creare un polo di riferimento per la collettività. “La struttura deve essere in una strada principale” o comunque molto prossima a questa perché “la rapidità d’intervento è fondamentale”. Le future utenze (così come l’eventuale canone di locazione) sono a carico della caserma che si sovvenziona tramite le donazioni spontanee dei cittadini oppure attraverso il 5×1000 della dichiarazione dei redditi alla specifica associazione da costituire. “Tutte queste entrate sono, poi, spese solo ed esclusivamente per la caserma, non c’è alcun fine di lucro per i volontari”.

Questi si possono reclutare tra coloro che hanno svolto il “vecchio” servizio militare di leva nei vigili del fuoco (quindi già formati, ma con obbligo di sottoporsi alla visita medica d’idoneità) e volessero essere operativi oppure chiedendo al comando provinciale di Rovigo d’indire un corso (120 ore tra lezioni teoriche e pratiche) tenuto da un istruttore specializzato cui potrebbero partecipare quanti fossero interessati. A questi va detto che il turno di servizio dei vigili del fuoco (permanenti o volontari) dura 12 ore (dalle 8 alle 20 o dalle 20 alle 8). Nel caso dei secondi per garantirne uno occorrono almeno 4 persone. La squadra completa è di 5 (3 vigili, il capo partenza e l’autista che è il responsabile del mezzo con le relative attrezzature). Tutti si augurano di non aver mai bisogno di loro, ma “avere determinate informazioni è utile così come poter essere quanto più vicino alle persone che si sentono, quindi, più sicure, protette”.

Vivendo tra la gente, curiosando su facebook è evidente l’interesse della popolazione per le, più vicine, elezioni amministrative. Con l’intento di informare, sempre in maniera chiara, semplice, esaustiva, imparziale ho deciso di proporre focus su specifici temi, proposte svelate dai candidati sindaci e/o consiglieri che ritengo utile approfondire. Ci sarà sempre uguaglianza di trattamento tra le due liste civiche con cui è giusto dire pubblicamente, finora, c’è stato un corretto dialogo, rapporto di reciproca collaborazione.





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