“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”

L’avvicinarsi del voto evidentemente sta confondendo la capacità di comprensione del testo da parte della mia avversaria. Enrico Leccese (candidato consigliere, già assessore all’ambiente), è lui il soggetto autore del post su un social, ha semplicemente elaborato un ragionamento ponendosi delle domande, peraltro su basi solide e comprovate considerato quanto accaduto, ad esempio, cinque e dieci anni fa. Davvero pensiamo che un ragionamento possa essere considerato perseguibile? Invito alla querela, anche se è più semplice recitare la parte del “potrei ma non voglio” all’unico scopo di confondere le acque e spostare l’attenzione dai temi che potrebbero, quelli sì, mettere in discussione la scelta di elettrici ed elettori.

Il pensiero di Leccese non ha coinvolto Irene Bononi e nessun altro della sua lista, ha semplicemente messo in guardia l’eventuale mittente dell’eventuale “bomba 2024” da un modo di fare politica che spesso si è dimostrata verbalmente violenta e, nei temi affrontati, denigratoria e senza fondamenti. Se Irene Bononi si è sentita coinvolta senza essere nominata, tanto da sentire la necessità di minacciare querele, potrei ma non voglio, viene da pensare che qualcosa stia bollendo in pentola? Il ragionamento possibilista è in procinto di diventare una realtà? A pensar male si fa peccato, diceva Giulio Andreotti, ma spesso ci si azzecca. E poi, a condire il tutto alla perfezione, la citazione a difesa di Chiarioni, chiamato in causa da nessuno ma dalla presenza sempre pervasiva, nonostante il lungo periodo di riposo dalla politica che sembra essersi concesso ma che in questi ultimi giorni ha pensato bene di abbandonare. Chiarioni in giunta? Sinceramente non lo penso, sarebbe troppo e lui non ne ha bisogno, io non ho intenzione di chiamarlo e quindi, se anche fosse, dovrà attendere altri cinque anni”.

COMUNICATO STAMPA del candidato sindaco di “Avanti Insieme Occhiobello” SONDRA COIZZI.

LA NOTA INIZIALE DI IRENE BONONI: “NOI ANTEPONIAMO LE ISTITUZIONI AI PARTITI”





Commenti