Pro e contro di una querela

Con un articolo pubblicato, il 7 luglio, sulla testata cronaca flegrea il giornalista Alessandro Napolitano ha evidenziato che “dalla lettura della documentazione delle controparti emerge qualcosa di poco chiaro…..” con riferimento al ricorso presentato al Tar della Campania da Protagonismo Sociale.
Nella tarda serata di mercoledì, l’assessore agli Affari legali Donatella Alessi ha fornito la versione del comune. “Il documento – recita il post pubblicato sulla fanpage ufficiale (riprendendo quanto detto nella conferenza di martedì mattina in Municipio) – prodotto nel giudizio dinanzi al Tar dal difensore del comune di Quarto altro non è che il resoconto integrale della stenotipia del consiglio comunale che, proprio perché integrale, riporta parola dopo parola quello che è stato detto in consiglio e registrato. Lo stesso tribunale ha argomentato affermando che già dal frontespizio delle delibere impugnate, che come tutte le delibere di tutti i consigli comunali dà conto della presenza/assenza dei consiglieri e della conseguente sussistenza del numero legale, si evincesse la regolarità della seduta”.
Una versione precisa, dettagliata che non giudichiamo non avendo le idonee competenze. Lo stesso è stato fatto con il ricorso presentato da Protagonismo Sociale e del quale abbiamo appreso leggendo l’articolo dell’altra testata. La versione dell’amministrazione è riportata per informare la collettività così che questa possa liberamente costruirsi la propria opinione.
“Per amore della verità” notiamo che sul social network l’assessore ha omesso tante delle parole pronunciate nell’incontro tenutosi al 2° piano dello stabile di via De Nicola. Non ha riportato anche numerose frasi che sono ad ulteriore supporto dell’amministrazione. Molte di queste locuzioni sono inserite nell’approfondimento presente sul numero di Quarto Magazine in edicola da sabato 16.
Dimentica l’espressione “come viene sostenuto in quest’articolo” (sempre quello di cronaca flegrea) “probabilmente sulla scorta di qualche spinta di qualche parte politica” che è stata sentita da tutti i giornalisti presenti ed è contenuta nel servizio di Veronica De Vita per il tg di Quarto Canale Flegreo (edizione di mercoledì 13 luglio).
Seguendo il loro ragionamento anche questa può configurarsi come un’insinuazione, un sospetto, ma questa volta, sull’operato dei giornalisti.
Sia l’assessore sia il sindaco hanno annunciato che saranno querelati gli autori di articoli lesivi dell’immagine del comune. E’ giusto, corretto, tutelare l’onorabilità dell’ente, del sindaco, degli assessori, dei consiglieri e dei dipendenti.
Informiamo i lettori che quest’atto giuridico può terminare con un esito positivo o negativo per colui che lo presenta e, di conseguenza, con un potenziale vantaggio o uno svantaggio economico. Se il pronunciamento è favorevole al querelante questo potrà chiedere i danni al querelato. Se, invece, il pronunciamento sarà favorevole al querelato sarà costui a poter chiedere i danni al querelante.
A questo punto una domanda sorge spontanea. Il sindaco presenterà la querela a nome proprio o del Comune? Sembra un quesito di poco conto, ma non lo è assolutamente. Da questa scelta dipende il beneficiario o l’erogatore dell’eventuale risarcimento. In caso di esito contrario al querelante, se questo è il sindaco in quanto persona dovrà essere lei a pagare l’eventuale risarcimento. Se il querelante è il comune dovrà essere l’ente a pagare il risarcimento attingendo da quelle casse che è noto a tutti essere povere, magre. Questo particolare è stato ricordato anche dal sindaco che, in quella conferenza, ringrazia “tutti coloro che vogliano rimpinguare le casse” (come può essere ascoltato anche nel servizio di Veronica De Vita) dando l’impressione di essere sicura, certa di un esito favorevole della querela contro Alessandro Napolitano e di quelle eventuali future.

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