Alle ore 12 del 10 aprile scorso è scaduto il “termine perentorio” per la presentazione delle domande (con annesso curriculum e copia fotostatica del documento) per l’ “assunzione nell’ufficio di staff del sindaco – art. 90 D. Lgs 267/2000 di n. 2 unità cat. C1 – istruttore amministrativo – e n. 1 unità cat. C1 – istruttore direttivo amministrativo – a tempo determinato e a tempo parziale al 50%”. Nell’ultimo civico consesso fu annunciato che sono arrivate moltissime domande che ora sono al vaglio del sindaco e del segretario generale che individueranno i 3 candidati migliori, più idonei per quelle funzioni. “Un argomento da noi sempre osteggiato – ricordano i membri del meetup#Quarto 3.0 – Non perché siamo contrari alla creazione di posti di lavoro, anche se temporanei, ma per una serie di motivazioni che rendono negativo quello che potrebbe essere l’aspetto positivo del predetto organo”.
Gli attivisti illustrano nei dettagli la loro posizione. “Tale staff non potendo duplicare le competenze della struttura amministrativa, ovvero non può fare cose che già fa il personale, è solo di supporto alle decisioni politiche del sindaco ed è per definizione (parere espresso dalla Corte dei Conti regione Campania in data 23/09/2015 n. 213) un ufficio eventuale e non necessario. Nello stesso parere la Corte dei Conti dice: “che quando l’ente trovasi in una situazione di deficitarietà strutturale opera la preclusione ad acquisire personale esterno di cui all’art . 90 comma 1 del Tuel”. Sappiamo bene che per i Comuni che sono stati commissariati esiste la deroga che consente la possibilità (non l’obbligo) di fare assunzioni nel rispetto del patto di stabilità, ma considerato che lo staff è un ufficio eventuale e non necessario, che il comune di Quarto trovasi in uno stato di strutturale deficitarietà, di conclamato predissesto ed in attesa dell’approvazione del piano di riequilibrio decennale, che dovendo rispettare il patto di stabilità, vista la coperta molto corta, la copertura finanziaria trova la sua origine nella riduzione di fondi destinati ad altri scopi, che avendo effettuato un economia di spesa tale risparmio deve confluire negli accantonamenti e non usato per nuove spese. Per tutti questi motivi riteniamo che sia più logico ed opportuno non procedere alla creazione dello staff che soddisfa le esigenze del singolo a scapito di quelle generali dei cittadini. Una convinzione negativa ancor più rafforzata alla luce degli ultimi avvenimenti che coinvolgono il Comune e che vedono accrescere notevolmente la crisi finanziaria dello stesso (richiesta di circa 12000000 – oggetto di un nostro approfondimento – da parte della curatela per il fallimento della Quarto Multiservizi spa)”.
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