Una seduta di civico consesso intensa, vivace ha aperto ufficialmente il nuovo quinquennio amministrativo di Occhiobello. A surriscaldare la sessione (per il resto molto tranquilla, burocratica) sono stati i punti 2 e 3, le comunicazione finali pronunciate da due membri della minoranza cui ha replicato il sindaco.
Prima dell’elezione del presidente del consiglio, l’esponente della minoranza Marcello Cauduro ha chiesto che tale ruolo fosse dato ad un componente del suo gruppo. “Visto l’esiguo scarto emerso alle elezioni, ci aspettavamo una proposta simile per iniziare un rapporto basato sulla collaborazione”. Non è pervenuta ed in aula il primo cittadino ha detto che la maggioranza avrebbe sostenuto il proprio candidato, cioè Corrain che ha ottenuto 11 preferenze, contro le 5 di Gessi (c’è stata 1 scheda bianca). Nella prossima seduta si procederà alla scelta del vice presidente per sopperire ad eventuali assenze del “titolare”.
Sondra Coizzi ha enunciato i nomi dei 5 assessori e le specifiche deleghe affidate (riportate nel link al termine di quest’articolo). Il consigliere Davide Valentini ha domandato chi fossero i delegati per la “gestione e la manutenzione delle case popolari” e per i rapporti con gli enti partecipati. La prima mansione è stata assegnata all’assessore alle politiche sociali Alberghini, la seconda sarà condivisa con i colleghi ai lavori pubblici (Fuso) ed all’urbanistica (Leccese), mentre la terza è del primo cittadino che è stato invitato dall’esponente della minoranza Irene Bononi a spiegare meglio le funzioni date ai consiglieri di maggioranza. “Loro effettueranno l’analisi e lo studio relativo agli argomenti rientranti nel loro ambito – chiarisce la neo “fascia tricolore” – La parte esecutiva sarà svolta dalla sottoscritta”. Immediata la replica di Bononi che fa notare come ci sia una “evidente contraddizione con quanto scritto” nella delibera n. 14674 del 4 giugno scorso dalla lettura della quale sembra esserci parità di poteri con gli assessori. Ricorda che i “consiglieri hanno un ruolo specifico” ben preciso, ovvero, di “controllare e vigilare sull’attività dell’amministrazione”, ma con le ultime decisioni “controllori e controllati sono gli stessi” incalza Cauduro invitando a “ritirare la proposta di delibera”, ma quest’idea è stata bocciata. Ai voti sono stati 12 i pareri contrari. Altrettanti sono stati, invece, i pronunciamenti favorevoli per l’immediata esecutività del punto 3 all’ordine del giorno. Sul tema è intervenuto anche il segretario comunale Giuseppe Esposito. “Il sindaco ha ben chiaro quali sono le funzioni del consiglio. Nella delibera per provvedimenti non si intendono atti esecutivi, ma solo proposte”. Dai banchi della minoranza Bononi ha sottolineato che “così com’è la delibera è impugnabile”. A destare perplessità è soprattutto questo passaggio “Al sindaco delegante resta salva ed impregiudicata la facoltà di esaminare, modificare e, ove occorra, di revocare, in tutto o in parte, i provvedimenti dei Consiglieri Comunali delegati e di dispensarli in qualunque tempo dagli incarichi”.
In chiusura di seduta ha ripreso la parola il capogruppo Valentini che, augurando “buon lavoro al consiglio ed alla giunta” ha manifestato la propria perplessità: “Ora il pallino lo avete voi, noi controlleremo, vedremo se ci sarà il cambiamento che avete promesso alla gente”. Ha, inoltre, ricordato che, in campagna elettorale, il signor Leccese ha parlato del “comitato d’affari” che ha gestito il paese, ma, ora, nella giunta di cui fa parte ci sono Ziosi e Fuso che sono stati già assessori, la seconda per quasi 5 anni con il sindaco Chiarioni. “Mi auguro che – incalza Cauduro – Ziosi abbia una serietà maggiore, che Fuso sia più presente, che Corrain e Bordin sfruttino al meglio la nuova esperienza. Noi controlleremo il vostro operato, la presenza, l’onestà, la regolarità di tutto e che si respiri davvero un’aria di cambiamento”. “Ringrazio per le sollecitazioni espresse – replica il primo cittadino – Capisco la vostra delusione, la voglia di lavorare per la collettività che merita una giunta preparata, ben cosciente delle responsabilità. Mi auguro che, con il tempo, questi sentimenti possano mutare. Da parte nostra c’è la disponibilità a collaborare per la gestione del territorio. Sono convinta che riusciremo a trovare una strada per cooperare perché il buon governo non ha bandiere, ma buon senso. Ben vengano le critiche, da quelle costruttive si impara”. Infine un apprezzamento ai residenti che numerosi hanno seguito questa seduta che è stata ricca di spunti.
LA NUOVA GIUNTA
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