Una spesa, una pizza o qualche prodotto pagato a favore di chi non ce la fa. L’idea della ‘spesa sospesa’, sulla falsariga del caffè sospeso, può essere una libera iniziativa dei singoli che intendono aiutare qualcuno. “Ci facciamo portatori di un suggerimento lanciato da una nostra concittadina – spiega l’assessore ai Servizi sociali Lorenza Alberghini -, e cioè che nella bottega, dal fruttivendolo, dal fornaio, ma anche alla pizzeria che consegna a domicilio, chiunque possa lasciare già pagato qualcosa per un’altra persona. E’ chiaramente a discrezione del negoziante accettare e sarà poi il beneficiario a informare il destinatario del luogo e dell’importo della spesa pagata a suo favore. L’amministrazione – prosegue – non entrerà nel merito delle azioni di beneficenza, ma si fa solo promotrice di un’idea che, in questo particolare momento, può diventare un altro modo per aiutare le persone, magari un vicino di casa o chi si sa essere in difficoltà. Non solo ma in questo modo, potrà essere coinvolta anche tutta quella distribuzione dei negozi di vicinato che non rientra nel progetto dei buoni spesa. A tal proposito, ricordiamo che i buoni spesa saranno distribuiti a conclusione della raccolta delle domande, dopo il 17 aprile”.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI OCCHIOBELLO
I REQUISITI PER RICHIEDERE I BUONI SPESA
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