Erbe infestanti, cambiamento climatico e manutenzione del verde. Il sindaco Sondra Coizzi scrive al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin per chiedere un contributo che supporti il Comune nello sfalcio dell’erba, potenziandolo.
Il sindaco, nella missiva al ministro, ricorda l’adesione alla rete di città libere di pesticidi e l’impostazione di sostenibilità ambientale che il Comune intraprese sei anni fa: “Al ministro Gilberto Pichetto Fratin, noto per la sua sensibilità all’ambiente, chiedo la possibilità di ottenere per Occhiobello un’attenzione particolare alla scelta di essere città libera dai pesticidi, vanto e privilegio nei confronti della comunità e dell’ambiente. La nobile scelta del 2017 – continua il sindaco – ha però anche un risvolto di difficile gestione sulle erbe infestanti, che proliferano senza antagonisti chimici e utilizzando una quota budget per lo sfalcio pubblico immutata rispetto al passato, spesa che andrebbe certo rinforzata ma che il bilancio comunale di questi anni non può sostenere”. La richiesta di Sondra Coizzi è quella di “un fondo premiale per Occhiobello da parte del Ministero, come esempio virtuoso di rispetto per l’ambiente, al fine di potenziare il numero degli sfalci, unico modo ecologico per contrastare la proliferazione delle erbe infestanti e mantenere il decoro urbano”.
Il sindaco riferisce al ministro alcune cifre relative all’impegno economico del Comune: “Per un’estensione di verde pubblico di 600.000 metri quadrati, il bilancio da molti anni riesce ad affidare ad aziende specializzate circa 180mila euro all’anno per 10 interventi nei centri abitati, 8 nelle zone periferiche e diserbo manuale nei marciapiedi per 3 ripassate, nel rispetto di un calendario preciso da aprile a ottobre che non può essere modificato all’occorrenza, in quanto le ditte operano anche su altri comuni con calendari fissi”.
Oltre a richiedere un incontro col ministro, il sindaco sottolinea come potrebbe gestire ulteriori disponibilità a bilancio: “I cittadini vedono l’erba alta e si lamentano, comprensibilmente, e anche se è erba libera da pesticidi la gente tra uno sfalcio e l’altro denuncia degrado e incuria contro l’amministrazione. Se avessi più soldi potrei tagliare l’erba più frequentemente nel centro abitato e nelle strade di campagna (ci sono anche 6 chilometri di argine del Po), così da impedirne la ricrescita con spighe cariche di semi pronti a rigerminare. Potrei anche arrivare a dotare il Comune stesso, nel tempo, di adeguati mezzi agricoli e nuovo personale per ripassare continuamente l’erba durante l’anno. Inoltre potrei riparare le opere pubbliche danneggiate dalle radici infestanti, con costi esorbitanti”.
Al ministro Pichetto Fratin, infine, un invito a visitare Occhiobello e le sue aree naturalistiche.
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