Un argento che sia da esempio per tanti

La storia di Carlo De Santi è bella, positiva, interessante sul piano sportivo ed umano. Sin da bambino ha avuto la passione per il Karate e la Kick Boxing che pratica da quando aveva 9 anni. Per ben 7 ha fatto parte del centro sportivo dell’Aeronautica Militare dalla quale si è congedata nel 2009 per iniziare un nuovo cammino. “Ho deciso di iscrivermi e frequentare la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale seminario di Napoli dove ho studiato sino a conseguire la laurea in teologia – racconta – Ho compreso che la mia missione è stare con i giovani, al loro servizio. Ora posso insegnare nelle scuole medie e nelle superiori. Sono a disposizione della Diocesi di Pozzuoli pronto a trasmettere i valori, le nozioni che ho appreso in questo percorso che mi ha dato una marcia in più, una visione bella, entusiasmante dell’esistenza”. Una svolta netta, forte che gli ha dato nuova linfa, carica. Gli occhi brillano, le sue parole trasmettono sensazioni positive. “Ai giovani dico che la vita sportiva e quella di fede si aiutano reciprocamente nonostante prevedano entrambe rinunce per raggiungere il fine ultimo cioè la vittoria in unione al Signore – prosegue – Ci vuole allenamento, preghiera, impegno, uno stile di vita sano, autodisciplina. Nello sport la vera forza agonistica l’ho trovata in Dio. Le avversità ti scoraggiano, ti deprimono, ma ho sempre trovato la forza di reagire, andare avanti per testimoniare la forza che Dio dona credendo in una persona. Suggerisco di praticare un qualsiasi sport perché aiuta a crescere, a trovare la forza per riscattarsi nella vita e seguire sempre Dio che è sempre vivo, accanto a noi”. Osserva, protegge, consiglia anche quando sembra lontano. La sua mano c’è soprattutto nei momenti difficili, basta saperla notare, cogliere. Carlo De Santi si propone di essere una “guida umana e spirituale” per i ragazzi che lo avranno come docente e per i suoi compagni di passione sportiva. Non ha abbandonato la kick boxing anche se limitando l’aspetto competitivo, agonistico. Recentemente gli ha regalato una grande soddisfazione: la medaglia d’argento ai campionati italiani assoluti svoltisi a Riccione. In finale è stato sconfitto, di pochi punti, da una giovane cintura nera settentrionale. “A giudizio mio e del direttore tecnico, maestro Gianni Di Bernardo (cintura nera VII dan, presidente campano della FIKBMS) il combattimento è stato ottimo, con la giusta dose di grinta, determinazione – dice – Alla vigilia di questa competizione il mio obiettivo era salire sul podio e l’ho conseguito impegnandomi tanto. Non era facile perché mancavo dai quadrati di gare da quasi 10 anni. Ringrazio il maestro che ha creduto nel mio potenziale, mi ha seguito nella preparazione di quest’appuntamento. Il risultato è molto merito suo”. Un rapporto sportivo che dura da molti anni ed insieme hanno conseguito, in passato, 3 titoli italiani e piazzamenti importanti in altre competizioni tricolori ed internazionali. “Il mio desiderio è di tornare ad indossare la maglia azzurra – rivela – Lavorerò sodo negli allenamenti e darò il massimo nelle prossime competizioni. Lo farò sapendo di poter contare sulla fiducia, sull’appoggio della mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, incoraggiato anche nei momenti di sconforto che non sono mancati. La loro vicinanza mi ha aiutato così come ha fortificato il mio carattere praticare questo sport da combattimento, ma non violento, cattivo, finalizzato a far male all’avversario. Come sulla pedana ogni volta che cadi ti rialzi per provare a vincere così devi farlo nella vita per reagire agli episodi negativi, per superare gli ostacoli, le avversità. Consiglio a tutti di provare questa disciplina, praticarla anche solo per passione, formazione”. Un’esperienza da vivere per crescere.

 

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