De Magistris elogia Cerullo e si rivolge ai giovani: “Restate a Napoli!”

In occasione della presentazione del libro “Il ventre di Scampia” di Emanuele Cerullo, avvenuta sabato 5 marzo alle 18.00 presso la libreria “iocisto” in Piazza Fuga al Vomero, tra gli ospiti è intervenuto, a sorpresa, anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. “Ci tenevo a farti questa sorpresa”, esordisce il Sindaco, sedendosi poi vicino all’autore molto emozionato quanto sorpreso. La libreria, completamente gremita, non ha occhi, ora, se non per il primo cittadino. “Da sindaco della città penso che sia importante una lettura profonda e ricca della nostra Napoli. Perché quando racconti tutto dai la possibilità alla gente di pensare e di scegliere. Ci sono dei ragazzi giovanissimi che certe volte non riescono ad avere la possibilità di scegliere. Soprattutto quando viene fotografata una realtà unilaterale o se non riusciamo a costruire nella nostra città delle alternative, non ci possiamo poi lamentare se dei ragazzi sbagliano o poi diventano delinquenti, perché delinquente non nasce nessuno nè nel contesto familiare né nel contesto sociale”. I presenti, compreso l’autore, ascoltano le parole in completo silenzio. “Io credo che oggi, grazie ai napoletani i problemi continuano ad essere tanti, ma, grazie agli stessi napoletani si stanno costruendo una serie di alternative, questa ne è una (indica il libro presentato), a Scampia ce ne sono tantissime, a Pianura, a Soccavo. Napoli è piena di alternative. Che nessuno dica, che quando si esce di casa, non hai la possibilità di scegliere, e non dimentichiamoci mai che spesso gli episodi di violenza più profondi, psicologici e fisici, stanno proprio nelle mura domestiche. Quindi non è vero che la casa è il luogo più sicuro. Proprio in questi giorni abbiamo fatto un lavoro molto interessante sulla prostituzione minorile ed è uscito uno spaccato davvero preoccupante di ciò che accade all’interno delle mura domestiche e anche nelle famiglie cosiddette “normali”. Quindi Emanuele ci racconta Napoli e noi abbiamo bisogno di questi racconti, perché si tratta di ragazzi che hanno scelto di rimanere a Napoli.” Il cosiddetto problema della “fuga di cervelli” che attanaglia generazioni di giovani napoletani in cerca di un futuro migliore, quindi, deve calare le percentuali. “Questo è un altro tema importante: non abbiamo scelto di nascere a Napoli ma di rimanerci si, e qua è tutto più difficile. Io amo chi ci racconta Napoli da lontano, ma amo ancora di più chi rimane con noi a lottare per cambiare la città, perché poi a parlare, compreso io, se mi spoglio delle qualità di sindaco e mi metto dietro ad un computer, potrei essere il miglior narratore, sparando a zero su tutti. Invece mi piace fotografare questa città che ha una grande voglia di riscatto, che io intercetto ogni giorno e noi non dobbiamo deludere queste persone, smentendo chi dice che non c’è speranza. La storia di Emanuele, che per fortuna non è l’unica, ci dimostra che Napoli non a caso è la città che continua ad avere il maggior numero di giovani, e se oggi abbiamo vinto a Bruxelles la candidatura per le Universiadi a Napoli nel 2019, significa che Napoli è stata scelta, perché è la città dei giovani ed è una città che sta ritornando ad essere credibile grazie a persone come voi che ci hanno messo la faccia ed hanno smesso di dire “aspettiamo che arrivano gli alleati”, anche perché io chiudo il mio mandato tra qualche settimana ed alleati non sono arrivati, quindi tutto quello che è arrivato, il bello e il buono, è tutto nostro, è made in Naples, ma questo ci riempie ancora più di forza e persone come te, almeno a me, danno una grande forza di continuare e di restare in questa città“. Ennesimi grandi riconoscimenti e attestati di stima, questa volta da parte di una delle istituzioni più importanti della Regione Campania per il giovane poeta cresciuto tra le “Vele” di Scampia.

 





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