Il TGR Campania visiona le vasche di Quarto

Mattinata quartese per una troupe del TGR Campania. Alle ore 10 è giunta in via Cuccaro per visionare le condizioni della “vasca di raccolta delle acque piovane” che nei giorni scorsi il meetup#Quarto 3.0 aveva segnalato alla direzione della testata televisiva recapitando foto, video con “le testimonianze spontanee di una parte dei tanti cittadini che vivono quest’angosciante realtà” e la lettera che, il 3 febbraio scorso, è stata protocollata al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al Prefetto di Napoli dottoressa Carmela Pagano, alla Procura della Repubblica ed alla Tenenza dei Carabinieri di Quarto. “In riferimento alla sua visita all’amministrazione” locale “del 18/10/2016 nel quale affrontò, tra le altre, la questione ormai improcrastinabile, della riqualificazione degli alvei e la messa in sicurezza delle vasche di raccolta di acqua piovana e delle aree sottostanti la collina di Marano” gli attivisti hanno proposto “una visione più impattante della problematica” con questi invasi che “sono di scarso, se non di quasi nulla utilità in caso di precipitazioni di minima portata e completamente inutili quando l’evento meteorico si presenta di forte intensità”. Dati i “notevoli rischi per” le persone “si rende impellente un primo intervento di bonifica e cavatura” del sito e, quindi, “l’immediato stanziamento di risorse che risolvano, senza inutili interventi tamponi, in modo serio e duraturo” il problema che, dal vivo, è molto più chiaro, evidente come ha constatato il giornalista Luigi Carbone (accompagnato anche in via Casalanno). La profondità dell’invaso è minima. Il terreno trascinato giù dalle colline circostanti dalle piogge dei mesi scorsi ha riempito quasi completamente l’area dove la vegetazione spontanea è cresciuta tanto. Chi non conosce il sito fatica a dargli la destinazione d’uso originale e questo preoccupa i residenti che ben conoscono le insidie di queste strade che si “trasformano” in fiumi di fango, detriti. Anche queste arterie sono state monitorate dalla troupe che ha raccolto le testimonianze (il tutto visibile molto probabilmente già in settimana su Rai Tre) di diverse persone che hanno esposto le loro ansie, preoccupazioni, ma soprattutto descritto le condizioni in cui vivono da numerosi anni. Le cavature parziali eseguite, prima e dopo le ultime elezioni amministrative, hanno mitigato i disagi solo per qualche mese. Svanito l’effetto tutto è tornato tristemente come prima e le belle parole non bastano. Occorrono fatti concreti, decisivi.

 

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