Quarto, grazie a Governo e Regione possibile il 2° binario

Un futuro migliore per i trasporti nell’area flegrea. Con il supporto economico dello Stato, nella giornata di lunedì la Regione Campania ha sottoscritto 9 contenziosi con le ditte che erano impegnate in 7 cantieri dell’Eav le quali come ha scritto il giornalista Mario Pepe sul numero de “Il Mattino” (pagina 26) in edicola martedì 21 febbraio “hanno rinunciato a interessi e spese ed in qualche caso anche ad una percentuale sul dovuto, ma in cambio vedranno finalmente i soldi che aspettavano da anni”, mentre migliaia di cittadini vedranno finalmente riprendere i lavori che erano “bloccati da anni proprio a causa delle vertenze. E’ il primo effetto del “regalo” che il Governo ha fatto all’azienda di trasporti campana: 600 milioni che devono servire a ripianare tutti i debiti. Si parte, dunque, con gli accordi raggiunti con quelle ditte che si erano fermate a causa dei contenziosi e che avevano cantieri in sospeso: dal nodo di interscambio Piscinola–Scampia fino al raddoppio del tratto Pisani–Quarto della Circumflegrea e del tratto Dazio–Gerolomini della Cumana, dove si prevede anche lo spostamento dell’originaria sede ferroviaria. La riapertura dei 7 cantieri – prosegue il giornalista del quotidiano partenopeo – inoltre, metterà in circolo nuovi lavori per circa 600 milioni. Ecco perché Regione ed Eav mostrano soddisfazione e De Luca lo dice senza mezzi termini: “Abbiamo fatto un vero e proprio miracolo. Abbiamo salvato EAV che era in condizioni di pre fallimento. Abbiamo salvato 3mila dipendenti più i 20mila occupati dall’indotto. Salvare EAV è una delle drammatiche eredità che abbiamo trovato. Si riparte con i cantieri, in un mese e mezzo saranno riorganizzati. Saremo rigorosissimi con le imprese, chiederemo il rispetto del crono programma e puntualità tedesca”. Dal canto suo l’ex Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro rimarca “Il piano di risanamento era iniziato già nel 2014 con i primi 300 milioni gestiti dal commissario Voci”.
A pagina 2 del quotidiano “Roma”, invece, il “presidente dell’EAV Umberto De Gregorio sottolinea l’importanza della sinergia “tra istituzioni ed Eav per arrivare ad un risultato importante. Abbiamo chiesto sacrifici alle imprese per arrivare ad accordi per vicende che risalgono a molti anni indietro. Il piano è triennale, ma pensiamo di pagare tutto in 18 mesi”. Sicuramente “un passo deciso” verso la soluzione di uno storico problema, ma il punto di svolta sono stati i soldi stanziati dal Governo centrale senza i quali le rimostranze dei residenti e le pressioni delle amministrazioni locali sarebbero valse a molto poco ancor più che diversi enti locali non hanno “casse” floride seppur volessero materialmente contribuire ad un’opera che, ora, tutti si auspicano sia realmente completata in tempi brevi dopo che, nel lontanissimo 1975, ci si rese conto della necessità di “programmare il raddoppio della linea”.

 

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