“Più un’epurazione che un esercizio di democrazia”

Arriva un secondo ricorso contro la nomina a segretaria PD di Occhiobello di Stefania Forlani in Mollaroli, predisposto da Luisa Angela Vallese e Francesco Fuso, in rappresentanza di un numeroso gruppo di iscritti PD e simpatizzanti.

Il ricorso con richiesta di nullità o annullabilità è stato inviato alla commissione di garanzia provinciale del PD, al fine di rimarcare altre storture e azioni illegittime.

Si parte dalla grave violazione effettuata nella convocazione degli iscritti per questo pseudo congresso, tenuto conto che non solo i regolamenti interni, ma anche la legislazione pone come cardini imprescindibili l’informazione preventiva agli iscritti, nonché l’informazione sugli argomenti da trattare, e che l’inosservanza di tali prescrizioni è sanzionata con la nullità.

Si sono poi rilevate altre infrazioni di vari articoli dei regolamenti congressuali.

E’ quasi banale ricordare che un’elezione prevede determinate modalità di convocazione, un luogo fisico reale (e non sedi che nemmeno esistono nella toponomastica del paese), date ed orari certi.

Inoltre, secondo il ricorso, sarebbe dovuto rimanere ad interim il segretario precedente (Marco Tiengo), che avrebbe meglio garantito una conduzione regolare al congresso successivo, oltre a continuare a praticare iniziative politiche (da oltre due anni sospese).

Nulla di tutto ciò è avvenuto.

Non si comprende nemmeno perché sia stata data possibilità di voto solo agli iscritti nel 2023, estromettendo quelli del 2024, a tesseramento in corso.

Più un’epurazione che un esercizio di democrazia, più un principio di selezione che di inclusione.

Infine, la neoeletta Stefania Forlani in Mollaroli, dichiarando alla stampa di non aver avuto bisogno di esporre le linee programmatiche (sempre disattendendo i regolamenti) in quanto aveva incontrato precedentemente gli iscritti, ha palesemente fatto intendere non solo di avere avuto accesso alle liste (ai ricorrenti negate), ma anche di essere al corrente che ci sarebbe stato un congresso di lì a poco. Ancor più grave, è che abbia incontrato o contattato chi ha voluto lei, non certo i ricorrenti e quanti a loro fanno riferimento.

In tutta questa operazione alla Cicero pro domo sua, campeggia il vicesindaco Raffaele Ziosi, iscritto a fasi alterne al partito, ma onnipresente alle operazioni di voto, pur non avendo alcun diritto né alcuna rappresentatività, in quanto su di lui continua a pendere giacente e trascurato dalla Commissione di garanzia Provinciale un ricorso per mancato rimborso al partito delle quote dovute da chi ricopre cariche elettive.

Se esiste ancora democrazia e legittimità nel PD di Rovigo, è il momento di dimostrarlo, annullando questo congresso farsa, operazione che sta nuocendo all’immagine del Partito.

Si riparta da zero, coinvolgendo le diverse anime, anche quella che non è disposta a favorire un secondo mandato al sindaco uscente.

La democrazia non va raccontata, ma esercitata.”

COMUNICATO STAMPA DI SARA ROVERONI E RENATO BISQUOLI in rappresentanza di un gruppo di iscritti e simpatizzanti del PARTITO DEMOCRATICO

Il Partito Democratico non è ufficialmente coinvolto, al momento, nelle elezioni amministrative dell’8/9 giugno, ma date le persone coinvolte nei comunicati che stanno arrivando in queste settimane questa testata giornalistica ritiene giusto inserire questi testi nella sezione “Elezioni amministrative 2024”, spostando anche i precedenti da “Politica Occhiobello” in cui sono inserite le notizie riguardanti la quotidianità locale.





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