Mai censura, solo senso di responsabilità

L’argomento principe di questa settimana è la conferenza stampa tenutasi martedì (verso le 13.20) nel Municipio di Quarto.
Un incontro a cui hanno partecipato gli esponenti delle principali testate giornalistiche operanti sul territorio mentre numerosi altri ne hanno commentato gli effetti sull’immagine della categoria. Questi sono dovuti alle parole pronunciate dal sindaco e dalla assessore Alessi già riportate, in parte, da Quarto Canale, ed oggetto di un ampio articolo sul numero in edicola sabato del mensile Quarto Magazine.
Nel pomeriggio di oggi il primo cittadino ha diramato un comunicato stampa in cui oltre a fornire la versione dell’ente sulla differenza tra una delibera di consiglio comunale ed una trascrizione integrale delle sedute del civico consesso, ricorda qual è la funzione del giornalista (ma non risulta che lei sia iscritta a quest’albo professionale) e cerca di ridimensionare le parole pronunciate nella conferenza.

 

Nel pomeriggio di martedì 13 luglio 2016 nella sede del Comune di Quarto il sindaco, Avv. Rosa Capuozzo, ha indetto una conferenza stampa per discutere della questione inerente un articolo reso noto dalla testata giornalistica Cronaca Flegrea a firma del corrispondente Alessandro Napolitano in cui, in merito al ricorso presentato dal capogruppo della lista civica Protagonismo Sociale, Francesco Passaro, titolava <<Quarto, il comune vince il ricorso, ma spunta un documento “sospetto”>>, deducendo, nel testo, che la “notizia” non fosse la conclusione del giudizio in senso favorevole all’Ente, bensì una definita dallo stesso giornalista più “pesante” per la difformità di alcuni documenti prodotti nel giudizio.
Nell’articolo veniva resa nota una foto ritraente il resoconto stenografico allegato alla delibera in cui mancava l’appello nominale del civico consenso del 28 aprile scorso.
Questo il titolo dell’articolo in questione ove viene sottolineato che il Comune avrebbe presentato al Tar un documento diverso da quello pubblicato sull’albo pretorio. Tale è stato il motivo della convocazione, in sede di conferenza, della stampa locale, incontro in cui l’Assessore agli Affari Generali, Donatella Alessi, ha chiarito che il resoconto stenografico contenuto nella delibera 52 pubblicata sull’albo pretorio non contiene l’appello nominale perché lo stesso è contenuto nella versione completa del resoconto in possesso della sola ditta incaricata dal Comune e che tale condizione è una prassi assolutamente comune. L’appello è compito preciso del segretario generale che attesta la regolarità dello svolgimento del consiglio comunale e quindi la sussistenza del numero legale.
Premettendo che la pubblicazione degli atti sull’albo pretorio non compete all’amministrazione, ma al personale preposto e premettendo che la nostra versione è ufficiale come quella presentata al Tar insieme ad un audio integrale dell’Assise del 28 aprile 2016, questa amministrazione si sente di sottolineare l’avventatezza del cronista nel definire “sospetto” tale documento, prima di accertarne la natura.
Il clima di diffidenza e screditamento verso questa amministrazione che, seppur con le sue pecche, lavora incessantemente per il bene comune, ha portato chiaramente ad una esasperazione degli animi che inopportunamente si sono aperti in considerazioni fuori luogo come l’ilarità dell’espressione “contribuire a compare le giostrine per le scuole” o “rimpinguare le casse comunali”, espressioni dettate da attimi di nervosismo di fronte a tali accanimenti e definite, invece, dalla stampa intimidatorie. A fronte dell’anno trascorso ove non poche sono state le vicende che hanno coinvolto l’amministrazione comunale quartese, utilizzare termini come “intimidazione” vuole, a nostro avviso, essere una ulteriore provocazione ed una mera occasione per sottolineare che il sindaco intendesse imbavagliare la stampa per impedire la divulgazione di notizie che andrebbero a discapito dell’amministrazione. Non vi è stata alcuna intimidazione dato che non ve ne sarebbe stato motivo se si considera che queste pubblicate non sono notizie veritiere in quanto, ribadiamo, il Tar è in possesso dell’intera seduta del consiglio comunale e questo ne è solo uno stralcio.
L’unica richiesta, e sottolineiamo richiesta, al fine di non imbatterci ulteriormente in spiacevoli inconvenienti come questo accaduto, è quella di utilizzare maggiore chiarezza e responsabilità nel redigere articoli giornalistici dato che la funzione del giornalista sta nell’informare la città dei fatti così come sono, senza spazio alle interpretazioni personali o pressapochismi nella valutazione dei documenti, pressapochismi che lasciano traccia, invece, sui social scatenando solidarietà di categoria senza specificare però la natura reale di tali confronti conducendo ad una denigrazione del lavoro svolto, condiviso o meno, da persone che chiedono solo rispetto.

sindaco di Quarto Rosa Capuozzo





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